mercoledì 14 febbraio 2018

BELLEROFONTE E LA CHIMERA

La chimera era un essere mostruoso con il corpo e la testa da leone,  la coda a serpente e in mezzo alla schiena una testa di una capra.
Tutti avevano paura della chimera ma la volevano uccidere.
Un giorno arrivò Bellerofonte che veniva da Corinto, era amato dagli dei e da Filline e disse a Iobate(re della Licia) che lui avrebbe ucciso la chimera.
La dea Athena donò un pegaso(cavallo alato) a Bellerofonte così che la chimera non potesse sbranarlo.
Bellerofonte andò a combattere con la chimera; gli tagliò con un solo colpo la coda e la chimera sputò l' ultima soffiata di fuoco mentre cadde a terra.
Bellerofonte tornò dal re Iobate tutto fiero di sé, quindi dichiarò il suo amore per Filline(figlia di Iobate) e quindi si sposarono.

giovedì 8 febbraio 2018

LA LEGGENDA DELLA FONDAZIONE (Roma)

Dopo che gli Achei distrussero Troia, Enea fuggì alle foci del Tevere nel Lazio. Poi suo figli Iulio fondò Alba Longa e Numitore divenne re. Ma suo fratello Amulio gli sottrasse il trono e costrinse Rea Silvia a diventare sacerdotessa. Poi il dio Marte si innamorò di lei e dalla loro relazione nacquero 2 gemelli: Romolo e Remo. Appena nati, Amulio li abbandonò in una cesta sul Tevere. Una lupa li trovò e li allattò finché non arrivarono Faustolo e sua moglie Acca Laurentina per adottarli. Diventati grandi Romolo e Remo si vendicarono uccidendo Amulio facendo risalire al trono Numitore.
Infine Romolo fondò la città di Roma, Remo però scavalcò le mura che la circondavano e Romolo lo uccise.

UN BICCHIERE DI VELENO

Questo libro è un "giallo" e i personaggi principali sono i fratelli Gaillard, Annette e Fabrice, figli di un investigatore molto famoso.
Un giorno, il signor Deloffre, offrì una bibita avvelenata ai proprietari del palazzo. Deloffre non sapeva che era avvelenata quindi quando i proprietari iniziarono a bere un sorso morirono. Quella bibita glie l'aveva mandata una persona (Sartou), che faceva finta di essere suo amico.
Annette e Fabrice decisero di formare una squadra per scoprire chi ha ucciso i proprietari (perchè non sapevano che era stato Sartou) con: il figlio della signora Barduchon, un investigatore molto famoso, Annette e Fabrice e un loro amico.
Quando la formarono ci volle un po' di tempo per riuscire a capire chi era stato a mandargli la bibita però poi scoprirono che Sartou mandò la bibita avvelenata a Dloffrè perchè lo voleva uccidere. Quando lo scoprirono lo dissero subito alla polizia e Sartou andò in prigione. Dopo tutti insieme andarono a mangiare una crepes.

mercoledì 3 maggio 2017

WILLY E IL BUDINO DI SEMOLINO


                                            



Questo libro è un po’ diverso dagli altri, perché è diviso in tanti libretti. Willy racconta la sua vita. Willy era a scuola, a mensa, e per dessert gli  diedero il budino di semolino. A Willy non piaceva affatto il budino di semolino ma la maestra costrinse Willy a mangiarlo. Willy al posto di mangiarlo lo appiccicò sul soffitto e nessuno se ne accorse. Il giorno dopo Willy doveva tornare a casa, ma invece Willy rimase a giocare e quindi la mamma lo brontolò. La mamma gli disse anche di portare una rivista al nonno e Willy gliela portò. Il nonno era uscito fuori per prenderla e per sbaglio chiuse la porta e quindi rimasero chiusi fuori. Ma poi rientrarono dalla finestra. Willy portò a scuola il suo bombo portafortuna (una biglia grande) e questo bombo gli portò davvero fortuna perché la maestra gli diede 5 sterline. Dopo scuola Willy andò dal nonno all’orto e trovò una lumaca. Gli diede il nome Oscar e giocò sempre con lui; la portava persino a scuola !! La cosa preferita di Willy (a parte Oscar) era guardare la TV. Infatti guardava le partite di calcio, tutte le volte che c’erano. Infatti suo nonno gli aveva comprato un coso rumoroso per le partite; tutti lo odiavano, ma a Willy piaceva un sacco. Willy non era stato mai invitato a una festa di compleanno perché alle mamme dei suoi compagni non gli piaceva. Un giorno Willy trovò un invito sul suo banco. Clifford aveva invitato Willy senza conoscerlo nemmeno. Come regalo Willy gli portò una testa finta (che sembrava di Halloween). A Willy piaceva molto cantare e quindi inizio a frequentare il coro. Il suo insegnante gli disse di cominciare a fare percussioni, perché cantava male. Anche a percussioni non era bravo, quindi il suo insegnante gli disse di non cantare al concerto, ma Willy cantò e quindi fu un disastro. La mamma di Willy gli chiese di badare un bebè, mentre lei faceva la spesa. Willy e il bebè fecero arrabbiare moltissimo la mamma. Quando Willy andò a scuola il suo maestro disse: “mostro” e Willy rispose: “bebè” !

LE AVVENTURE DI HUCKLEBERRY FINN



Questo libro racconta di un bambino di nome Huckleberry Finn che affronta molte avventure mortali. Huck era stato adottato dalla vedova Dougles anche se aveva un padre ma drogato e     Huck creceva che fosse morto. La vedova Douglas voleva fare di Huck  un bravo ragazzo ma lui andava sempre a divertirsi con i suoi amici. Un giorno scoprì che suo padre non era morto. Il padre di Huck lo prese e lo portòin una capanna. Huck scappò perché non riusciva a vivere con uno drogato. Huck stava per affogare ma per fortuna passò un battello a vapore con Tom (un suo amico) che lo salvò. Mentre Tom e Huck tornavano a casa Tom si fece un graffio enorme sul polpaccio e ivece di frignare disse: “Ho una ferita! Ho una ferita!” Tornato a casa, la vedova Daugles cominciò a sbaciucchiarlo. A Huck non dispiaceva per niente. Anzi, gli piaceva molto!!!!!!

IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA

                                    

In questo libro si parla di un bambino di nome Gian Burrasca che combina molti disastri. Il 20 settembre era il compleanno di Gian Burrasca e gli regalarono un diario. Gian Burrasca non sapeva che scrivere quindi ricopiò un pochino dai diari delle sue sorelle. Luisa si sposò e andò a vivere in un’ altra città. Gian Burrasca andò con Luisa e Adolfo (il marito di Luisa) e loro lo rimandarono di corsa a casa perché combinava un sacco di disastri. Dopo qualche giorno si sposò anche Virginia, e fece come regalo a mamma e a papà di portare Gian Burrasca con lei a Roma (dove andava a vivere). Com al solito, Gian Burrasca fece molti disastri e lo rimandò a casa. I suoi genitori erano stanchi dei suoi disastri e quindi lo mandarono a un collegio.

I VIAGGI DI GULLIVER AUTORE: JONATHAN SWIFT




In questo libro si parla di una persona che affronta molte avventure difficili. Gulliver  era un grande navigatore. Un giorno andò in barca con i suoi amici e si perse in un’ isola. In quell’ isola c’ erano tanti ometti mentre mentre Gulliver era un gigante. Gli ometti intrappolarono Gulliver. Gulliver non sapeva parlare la loro lingua, quindi fece segno di avere fame e gli ometti gli diedero un migliaio di cose da mangiare e alla fine si saziò. Un giorno scoppiò un incendio; a Gulliver scappava po’ di quei bisogni. Visto che gli scappava forte forte, la fece e spense l’ incendio. Poi Gulliver avvistò una barca piuttosto grande e ci salì subito. Poi arrivò su un’  isolavo lui era piccolissimo e gli altri erano giganti. Una bambina lo trovò e ci giocò per un po’. La bambina portò Gulliver vicino al lago. Gulliver scappò subito su una barca e trovò i suoi amici. Poi tornarono tutti insieme a casa.