Questo libro è un po’ diverso dagli altri, perché è diviso in tanti libretti. Willy racconta la sua vita. Willy era a scuola, a mensa, e per dessert gli diedero il budino di semolino. A Willy non piaceva affatto il budino di semolino ma la maestra costrinse Willy a mangiarlo. Willy al posto di mangiarlo lo appiccicò sul soffitto e nessuno se ne accorse. Il giorno dopo Willy doveva tornare a casa, ma invece Willy rimase a giocare e quindi la mamma lo brontolò. La mamma gli disse anche di portare una rivista al nonno e Willy gliela portò. Il nonno era uscito fuori per prenderla e per sbaglio chiuse la porta e quindi rimasero chiusi fuori. Ma poi rientrarono dalla finestra. Willy portò a scuola il suo bombo portafortuna (una biglia grande) e questo bombo gli portò davvero fortuna perché la maestra gli diede 5 sterline. Dopo scuola Willy andò dal nonno all’orto e trovò una lumaca. Gli diede il nome Oscar e giocò sempre con lui; la portava persino a scuola !! La cosa preferita di Willy (a parte Oscar) era guardare la TV. Infatti guardava le partite di calcio, tutte le volte che c’erano. Infatti suo nonno gli aveva comprato un coso rumoroso per le partite; tutti lo odiavano, ma a Willy piaceva un sacco. Willy non era stato mai invitato a una festa di compleanno perché alle mamme dei suoi compagni non gli piaceva. Un giorno Willy trovò un invito sul suo banco. Clifford aveva invitato Willy senza conoscerlo nemmeno. Come regalo Willy gli portò una testa finta (che sembrava di Halloween). A Willy piaceva molto cantare e quindi inizio a frequentare il coro. Il suo insegnante gli disse di cominciare a fare percussioni, perché cantava male. Anche a percussioni non era bravo, quindi il suo insegnante gli disse di non cantare al concerto, ma Willy cantò e quindi fu un disastro. La mamma di Willy gli chiese di badare un bebè, mentre lei faceva la spesa. Willy e il bebè fecero arrabbiare moltissimo la mamma. Quando Willy andò a scuola il suo maestro disse: “mostro” e Willy rispose: “bebè” !
mercoledì 3 maggio 2017
LE AVVENTURE DI HUCKLEBERRY FINN
Questo libro racconta di un bambino di nome Huckleberry Finn che affronta molte avventure mortali. Huck era stato adottato dalla vedova Dougles anche se aveva un padre ma drogato e Huck creceva che fosse morto. La vedova Douglas voleva fare di Huck un bravo ragazzo ma lui andava sempre a divertirsi con i suoi amici. Un giorno scoprì che suo padre non era morto. Il padre di Huck lo prese e lo portòin una capanna. Huck scappò perché non riusciva a vivere con uno drogato. Huck stava per affogare ma per fortuna passò un battello a vapore con Tom (un suo amico) che lo salvò. Mentre Tom e Huck tornavano a casa Tom si fece un graffio enorme sul polpaccio e ivece di frignare disse: “Ho una ferita! Ho una ferita!” Tornato a casa, la vedova Daugles cominciò a sbaciucchiarlo. A Huck non dispiaceva per niente. Anzi, gli piaceva molto!!!!!!
IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA
In questo libro si parla di un bambino di nome Gian Burrasca che combina molti disastri. Il 20 settembre era il compleanno di Gian Burrasca e gli regalarono un diario. Gian Burrasca non sapeva che scrivere quindi ricopiò un pochino dai diari delle sue sorelle. Luisa si sposò e andò a vivere in un’ altra città. Gian Burrasca andò con Luisa e Adolfo (il marito di Luisa) e loro lo rimandarono di corsa a casa perché combinava un sacco di disastri. Dopo qualche giorno si sposò anche Virginia, e fece come regalo a mamma e a papà di portare Gian Burrasca con lei a Roma (dove andava a vivere). Com al solito, Gian Burrasca fece molti disastri e lo rimandò a casa. I suoi genitori erano stanchi dei suoi disastri e quindi lo mandarono a un collegio.
I VIAGGI DI GULLIVER AUTORE: JONATHAN SWIFT
In questo libro si parla di una persona che affronta molte avventure difficili. Gulliver era un grande navigatore. Un giorno andò in barca con i suoi amici e si perse in un’ isola. In quell’ isola c’ erano tanti ometti mentre mentre Gulliver era un gigante. Gli ometti intrappolarono Gulliver. Gulliver non sapeva parlare la loro lingua, quindi fece segno di avere fame e gli ometti gli diedero un migliaio di cose da mangiare e alla fine si saziò. Un giorno scoppiò un incendio; a Gulliver scappava po’ di quei bisogni. Visto che gli scappava forte forte, la fece e spense l’ incendio. Poi Gulliver avvistò una barca piuttosto grande e ci salì subito. Poi arrivò su un’ isolavo lui era piccolissimo e gli altri erano giganti. Una bambina lo trovò e ci giocò per un po’. La bambina portò Gulliver vicino al lago. Gulliver scappò subito su una barca e trovò i suoi amici. Poi tornarono tutti insieme a casa.
TITO STORDITO Anna Lavatelli
In questo libro si parla di un bambino stordito di nome Tito. Bastava dirgli: “Guarda Tito, c’è una giraffa che guida l’ automobile”. E lui ci credeva. Al suono della campanella, Tito perse i suoi soldi e si mise a piangere. Carlo gli prestò il suo metaldetector per cercare i soldi. Al posto di trovare i soldi trovò un tesoro e insieme ai gemelli Gasdia lo tirarono sù. Ma la chiave ce l’ aveva Mariarosa, e quindi gliel’ hanno chiesta. Quando lo aprirono videro che dentro c’ erano rane morte e mosche, sapevano che era stato Tito, perché si voleva vendicare. Ora Tito non era più lo stordito della classe.
LO STRANO CASO DEI GIOCHI OLIMPICI AUTORE Geronimo Stilton
Nell’isola dei Topi, c’era Geronimo Stilton che era un topo. A Geronimo non piacevano i giochi olimpici e neanche le banane. Un giorno, suo zio lo mandò in Grecia per vedere i giochi olimpici e per dopo raccontarglieli. In aereo , mentre andava verso la Grecia,c’era il suo amico Ficcanaso Squitt che era mascherato da signora e che gli faceva dei dispetti. Appena arrivati in Grecia, ad Atene,andarono in un passaggio che portava in una camera segreta, ma loro non sapevano dove andavano. Nella camera c’erano degli animali che trasmettevano la loro energia ad un topo che si chiamava Visconte Von Muskoluz. Geronimo e Ficcanaso Squitt dicevano che era ingiusto che gli animali perdono energie perché l’energie servono agli animali per vivere.Poi Geronimo e Ficcanaso Squitt chiamarono la polizia per avvisare che Visconte Von Muskoluz maltrattava gli animali. Geronimo e Ficcanaso non tornarono a Topazia perché non avevano visto i giochi olimpici. E vissero per sempre felici e contenti tranne lo zio di Geronimo che non sapeva come andavano a finire i giochi olimpici.
THAIS E LA MAGIA DEI COLORI di
In questo libro si parla di sei bambine molto amiche. In una città, con le case bianche, arrivò una bambina di nome Thais. Thais entrò nella sua casa e vide che le pareti erano tutte bianche e quindi decise di dipingerle un po’. Poi arrivarono delle bambine di nome Sveva, Aurora, Fatima, Celeste e Vittoria che chiesero a Thais se voleva entrare nella banda delle ragazzine e la bambina disse di si. Thais e le sue amiche giocavano e dipingevano insieme. Un giorno andarono davanti alla porta di una biblioteca e cominciarono a dipingere un arcobaleno. Arrivarono i vigili e dissero che dipingere sui marciapiedi era vietato dalla legge ma il proprietario della biblioteca disse che era un disegno bello e quindi decise di lasciarcelo. E vissero per sempre felici e contenti.
mercoledì 5 aprile 2017
RELAZIONE DI: A LEZIONE DI BELLEZZA Tea Stilton
Queste cinque ragazze hanno formato un gruppo, di nome Tea Sisters. Hanno chiamato il gruppo
Tea Sisters perché Tea era il nome della loro insegnante preferita.
Le Tea Sisters si chiamano: Collette che ama il colore rosa, Violet che ama studiare, Pamela ama mangiare la pizza, Paulina ama viaggiare e infine Nicki che ama la natura!
Le Tea Sisters sono andate al Beauty Queen, un centro estetico. Al Beauty Queen hanno incontrato Ivette la proprietaria e Margaret l’assistente.
C’era anche Vissia Beauty Center.
Da quando c’erano le Tea Sisters , il Beauty Queen andava alla perfezione, e quindi Vissia Beauty Center si era ingelosito.
Margaret aveva iniziato a fare delle creme con prodotti naturali. Margaret aveva fatto molte creme, e le aveva messe in vetrina.Per una crema speciale avevano organizzato una festa. Il giorno prima della festa avevano trovato tutte le creme spaccate. Colette sapeva chi era stata :
Vanilla, la figlia di Vissia. Non potevano più fare la festa, invece si!!!!!
Potevano fare la festa perché avevano rimediato subito perché insieme hanno rifatto tutte le creme.
E alla fine hanno festeggiato!
IO CONSIGLIO QUESTO LIBRO ALLE PERSONE A CUI PIACCIONO LE CREME
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